“Reach the Goals”: intervista ad Alessio Gori di Politecnica, SDG Pioneer 2024 per l’Italia

Alessio Gori, partner ingegnere di Politecnica, insieme a Veronica Rossi di Lavazza Group, è il nuovo SDG Pioneer per l’Italia, l’ambito riconoscimento del Global Compact delle Nazioni Unite per i principali divulgatori della sostenibilità. Lo abbiamo intervistato nel contesto del nostro report Reach The Goals | Le startup italiane per gli SDG, per approfondire in che modo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile possono essere integrati all’interno delle strategie aziendali e quale potrebbe essere il valore aggiunto della collaborazione tra corporate, istituzioni e aziende e realtà innovative.

 

 

SDG, tra mito e realtà: qual è il punto di contatto tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e l’operatività quotidiana di una società come Politecnica?

 

Politecnica Building for Humans è una società di progettazione integrata. Siamo una realtà cooperativa con oltre 50 anni di storia, formata da 47 soci e più di 300 professionisti nei settori dell’ingegneria, e dell’architettura, operativa in oltre 60 Paesi del mondo. Gli SDG, in questo contesto, sono una linea guida fondamentale per l’innovazione dei nostri progetti, che ci permettono di distinguerci e di coinvolgere in maniera proattiva tutti i principali beneficiari.

 

Quali sono i benefici concreti che avete finora ottenuto nella vostra attività?

 

Integrare i criteri e KPI SDG all’interno di un progetto può avere un impatto molto profondo, dalla scelta dei materiali alle modalità di relazione con i singoli stakeholder. In particolare, coinvolgere questi ultimi prima dell’avvio di un progetto – anziché in seguito, ad esempio attraverso i previsti appuntamenti contrattuali e tipici dell’iter approvativo – consente di trovare una soluzione ottimale per gli interessi di tutti gli attori in gioco, con conseguente risparmio di tempo e costi ed aumento della qualità funzionale dell’opera.

 

Qual è stata la motivazione che ha portato alla tua nomina di SDG Pioneer?

 

Pur trattandosi di un premio individuale, il riconoscimento va a tutto il team di Politecnica per il nostro impegno a promuovere un approccio cooperativo e sostenibile a 360 gradi, dalla formazione dei professionisti all’attività di sensibilizzazione che portiamo avanti nei confronti dei clienti. Siamo entrati a far parte di UN Global Compact proprio per dare voce a un settore – quello delle società di consulenza di ingegneria e architettura – che può rivestire un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli Obiettivi, facendo da tramite tra i bisogni delle comunità in cui opera e le scelte di committenti e finanziatori.

 

Che cosa fa un SDG Pioneer?

 

Come ogni socio di Politecnica, sono considerato il punto di riferimento principale nei confronti dei clienti, dei fornitori e dei collaboratori di uno specifico progetto assegnato alla nostra società, anche in ottica di promozione della sostenibilità. La nostra sfida, infatti, è quella di trasformare ingegneri e architetti che hanno seguito un percorso di studi e professionale “tradizionale” in professionisti e portavoce della sostenibilità verso tutti i nostri principali interlocutori. In questo senso, posso dire che la nomina a SDG Pioneer rappresenta la formalizzazione, tramite riconoscimento ufficiale. di un percorso avviato anni fa, in ogni momento e aspetto della mia vita lavorativa.

 

Puoi essere più specifico?

 

Poniamo particolare attenzione alla formazione dei neo-laureati e dei giovani professionisti. Quando ne abbiamo la possibilità, accogliamo con soddisfazione e passione i tirocinanti in Politecnica in modo da consentire loro un consolidamento della formazione tecnica ed un affinamento della stessa nel mondo del lavoro, arricchendo il tutto in una cornice di una vera e propria formazione mirata ai temi della progettazione sostenibile, che spesso non vengono affrontati a livello universitario. Siamo molto attivi, inoltre, sia a livello nazionale che internazionale con attività di sensibilizzazione verso i professionisti locali del nostro network in merito agli obiettivi etici che ci siamo volontariamente posti e alle modalità per raggiungerli. In prospettiva, puntiamo anche a programmare attività di divulgazione e formazione direttamente nelle università e nelle scuole, soprattutto all’estero nei contesti in via di sviluppo in cui operiamo.

 

 

 

Qual è, ad oggi, la consapevolezza delle aziende italiane sul tema degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile?

 

Se è vero che tutti conoscono l’esistenza degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, pochi ne hanno una conoscenza approfondita e dispongono degli strumenti per metterli in pratica nell’attività quotidiana. Integrare gli SDG nella propria strategia aziendale comporta un impegno ulteriore nel breve periodo, soprattutto se si è da soli a farlo, e se manca la totale collaborazione delle istituzioni e il supporto dei committenti e fornitori. Tuttavia, nel medio-lungo periodo, i risultati ci confermano la bontà della scelta e testimoniano l’utilità degli sforzi profusi.

 

Quale potrebbe essere il ruolo delle startup per raggiungere gli Obiettivi?

 

Le startup e le PMI innovative possono dare un importante contributo nella misura in cui non sono condizionate dalla cornice burocratica e culturale che spesso può frenare le aziende di dimensioni maggiori. Per aziende di dimensioni piccole, solitamente senza adeguate risorse disponibili per avere team dedicati e specializzati sulla sostenibilità, le startup possono rivelarsi fondamentali per integrare visione e competenze altrimenti mancanti e difficili da sviluppare internamente.

 

Che cosa resta da fare, secondo lei, per migliorare la situazione italiana rispetto agli SDG?

 

Penso che il vero punto di svolta si avrà nella misurazione della sostenibilità, in maniera più dettagliata e personalizzata di quella esistente oggi. Un miglioramento delle modalità di misurazione dell’impatto, negativo o positivo, di un determinato materiale, di un servizio, di una tecnologia, in sintesi di un “progetto” permetterebbe di far capire ai nostri committenti e fornitori il valore d’insieme di questo approccio, rendendo più comprensibile e valorizzato il nostro sforzo in questa direzione.