Diario di Fresh Start | Value Proposition

La crisi generata dall’emergenza Covid-19 ci sta insegnando che qualsiasi shock sociale ed economico è sempre collegato a nuove opportunità e che per coglierle bisogna guardare al futuro, in una prospettiva di cambiamento.

 

È proprio con questo approccio che abbiamo cominciato il progetto Fresh Start, un programma di envisioning per aziende curato da Cariplo Factory, sviluppato in partnership con The Adecco Group, Tech Italy Advocates e con la collaborazione di tanti partner e ospiti che contribuiscono a ogni incontro con le loro esperienze e il loro know how.

Il secondo incontro ha come tema principale quello della value proposition e viene aperto da Enrico Noseda – Chief Innovation Advisor di Cariplo Factory.

Perché i clienti dovrebbero scegliere il tuo prodotto/servizio? La value proposition è la risposta alla domanda più importante che ognuno di noi dovrebbe porsi prima di un nuovo lancio sul mercato. È la ragione per cui un consumatore decide di rivolgersi alla tua azienda per soddisfare i propri bisogni (customer satisfaction) e il punto di partenza perché un’idea abbia successo. Da qui si evidenziano i quattro elementi core che rendono un prodotto/servizio attraente agli occhi del consumatore: in che modo soddisfa un bisogno/attesa, qual è il target di riferimento, che beneficio porta e perché è migliore rispetto alla concorrenza.

 

L’intervento di Generali

Come crea valore un colosso come Generali? Puntando sulla concretezza, sulla volontà di sviluppare partnership strategiche e individuando tre step principali di azione:

1. Identificazione dei bisogni del cliente
2. Comprensione degli spazi di differenziazione presenti
3. Progettazione di soluzioni ad hoc

 

Stefano Bison – Head of Group Business Development del Gruppo Assicurazioni Generali – ha dedicato il suo intervento alla pragmatic innovation, spiegando che nella loro strategia puntano prevalentemente su progetti che possano funzionare in tempi relativamente brevi e di cui ci sia bisogno sul mercato già oggi.

Con questo approccio anche una compagnia leader nel mercato e con i numeri di Generali – presenza in 60 Paesi, 70.000 dipendenti, 70.000 agenti – può contrastare l’inerzia tipica delle grandi aziende e lavorare in termini di efficienza e velocità di esecuzione come una startup.

Ecco tre suggerimenti emersi per lavorare in maniera lean e lanciare nuovi prodotti/servizi sul mercato:

 

  • Don’t trust the process: è fondamentale tenere bene a mente il target cliente e i suoi bisogni senza affidarsi ciecamente allo svolgimento del processo.
  • Riporre fiducia nei partner: bisogna considerare sempre che se un’azienda è sul mercato è perché ha individuato bisogni e target esistenti.
  • Essere resilienti: quello dell’innovatore è un mestiere di grande solitudine, servono coraggio e determinazione per portare avanti un’idea nuova e di non immediata lettura.

 

Parola ad Adecco

The Adecco Group ha contestualizzato la necessità di mettere al centro i bisogni del consumatore per lavorare in termini di value proposition all’interno della situazione di emergenza economica e sanitaria legata alla pandemia di Covid-19.

Secondo Davide De Carolis, Head of Brands & Communications, The Adecco Group, sono emersi segnali molto forti dal modo in cui le aziende stanno rispondendo alla situazione di crisi in corso e nuovi trend su come sta evolvendo il mondo del lavoro:

 

1. Flessibilità: il posto di lavoro del futuro sarà per natura ibrido.
2. Cambio del sistema di valutazione e misurazione delle performance: da orario a obiettivi.
3. The trust equation: approccio organizzativo basato su fiducia, delega e responsabilità.
4. New skills for a new era: aumento delle digital skills e soft skill per continuare a lavorare in modo sinergico anche a distanza.

 

Startup Success Stories

Fitprime: la piattaforma digitale che permette di vivere lo sport in piena libertà, ora anche da casa. A fornire un esempio concreto di gestione dell’emergenza è la storia della startup Fitprime che, con il lockdown e la chiusura delle palestre, ha visto il proprio business crollare nel giro di pochi giorni, ma che in tempi brevissimi è riuscita a riposizionarsi sul mercato con il lancio di un prodotto in grado di far fronte alle nuove esigenze del mondo del fitness.

“La prima emergenza è stata dover occupare la mente delle persone” – racconta Matteo Musa, CEO e Co-Founder di Fitprime – “Abbiamo deciso di non fermarci e di non ricorrere alla cassa integrazione, per questo nei primissimi giorni dell’emergenza è stato importante tenere alta la motivazione del team e pensare a come dare valore a ciò che stava succedendo ribaltando la situazione. Ci siamo focalizzati allora, sulla creazione di un nuovo prodotto che fosse sì, figlio dell’emergenza che stavamo vivendo, ma che allo stesso tempo non rimanesse circoscritto ad essa e non si limitasse a traghettare l’impresa solo per qualche mese”. Fitprime ha agito pensando a quella che sarebbe diventata la nuova normalità e a come sarebbero cambiate le abitudini delle persone parlando di fitness e benessere senza dimenticare la vision dell’azienda: permettere a chiunque di allenarsi in maniera flessibile.

Tre sono le domande che hanno guidato Fitprime nella gestione dell’emergenza:

 

  • Ad oggi, qual è la cosa che sappiamo fare meglio? Sviluppare prodotti di tipo digitale.
  • Qual è il valore più grande che Fitprime può mettere sul piatto? Il network sia di brand con cui collaboriamo, sia di aziende clienti, investitori e utenti.
  • Dove può dare valore aggiunto il nostro team? In processi di ideazione e progettazione molto veloci.

 

Dalle risposte a queste domande nasce Fitprime TV, la piattaforma che permette di allenarsi comodamente da casa grazie a centinaia di contenuti video – sia live che registrati – e che unisce l’identità aziendale alle competenze core sviluppate fino a questo momento.