Alla ricerca di un “purpose”: come coniugare responsabilità sociale e crescita sostenibile

In un’epoca caratterizzata da profondi cambiamenti economici e sociali, stiamo assistendo a un fenomeno di convergenza di interessi tra il settore privato che punta a generare profitti e la sfera dell’economia sociale. Questa sinergia rappresenta un’opportunità concreta per ridefinire i modelli di sostenibilità economica e sociale e creare un futuro più equo e inclusivo, cambiando le regole del gioco.

 

Le imprese for profit e la ricerca di un “purpose” per le proprie strategie operative

 

È in questo contesto che il mondo delle imprese “for profit” si pone sempre più spesso alla ricerca di modelli di sostenibilità sociale e riconosce l’importanza di integrare la dimensione d’impatto, opurpose”, nelle proprie strategie operative. Molte imprese, tuttavia, parlano di purpose senza comprenderne appieno il significato o senza integrarlo autenticamente nella propria strategia.

 

In molti casi, il purpose diventa semplicemente un esercizio di stile per migliorare l’immagine, senza essere supportato da azioni concrete o integrate nella cultura aziendale. Questa mancanza di coerenza è dovuta a una scarsa comprensione del concetto o all’incapacità di tradurlo in pratiche operative. Di conseguenza, il purpose viene spesso utilizzato riduttivamente come un semplice slogan, piuttosto che come una guida strategica reale per l’impresa.

 

Le organizzazioni dell’economia sociale e quella visione strategica che manca

 

Al tempo stesso, le organizzazioni dell’economia sociale sono alla ricerca di nuovi modelli di sostenibilità economica e stanno esplorando nuove vie per garantire non solo la propria sopravvivenza e crescita, ma anche per stare al passo con innovazione e digitalizzazione. La sfida, per questi attori, è quella di trovare un equilibrio tra la missione sociale e la necessità di generare ricavi, senza compromettere i valori fondamentali che le guidano.

 

Come rilevato anche dal recente report EISMEA “Benchmarking the socio-economic performance of the EU Social Economy”, l’economia sociale genera una crescita economica dei Paesi dell’Unione Europea dal valore stimato in 912 miliardi di euro. Manca, tuttavia, l’adozione di una visione strategica sul lungo periodo che consenta agli attori dell’economia sociale di implementare un nuovo modello di sviluppo, capace di creare valore e influenzare davvero il sistema economico nelle sue dinamiche endogene.

 

La strategia per uscire da questa situazione di reciproca impasse si fonda quindi, a nostro giudizio, da un lato sul capacity building dell’economia sociale, e dall’altro sulla creazione di nuovi modelli di sostenibilità all’interno della strategia aziendale.

 

Il Capacity Building dell’economia sociale: dalle innovazioni di processo al monitoraggio dell’impatto raggiunto

 

Il Capacity Building, nello specifico, prevede il rafforzamento delle competenze e delle capacità delle organizzazioni dell’economia sociale per mettere queste ultime nella condizione di affrontare le sfide contemporanee – anche di natura tecnologica – con aumentata efficienza ed efficacia. Risulta fondamentale, in questo senso, seguire una logica di sviluppo strategico, organizzativo, imprenditivo e di cultura dell’innovazione sul lungo periodo, che fortifichi le organizzazioni e la renda economicamente sostenibili senza snaturare la loro missione sociale.

 

Aspetti cruciali di questo modello sono, da una parte, il miglioramento delle strutture interne, anche attraverso innovazioni di processo, e dall’altra la trasformazione tecnologica delle organizzazioni stesse, con lo sviluppo di innovazioni di prodotto e di servizio. In quest’ottica, risulta essenziale comprendere l’assoluta necessità di adottare metodologie e strumenti per misurare l’impatto sociale delle attività, garantendo responsabilità e trasparenza, e implementare processi di valutazione continua per migliorare strategie e performance delle proprie azioni sulla base dei risultati ottenuti.

 

L’integrazione di nuovi modelli di sostenibilità nelle imprese

 

Le imprese, a loro volta, vanno supportate nella creazione di nuovi modelli di sostenibilità attraverso l’inserimento di un purpose sociale e ambientale all’interno della strategia aziendale. Questo approccio prevede l’adozione di pratiche aziendali responsabili, la promozione di innovazioni sostenibili e la co-progettazione con il settore dell’economia sociale per sviluppare soluzioni congiunte al fine di generare valore condiviso.

 

Per raggiungere questi obiettivi ambiziosi risulta necessario partire dall’allineamento con la missione e i valori fondamentali dell’impresa, assicurandosi che il purpose rifletta l’essenza stessa dell’azienda. Il top management, in particolare, deve essere coinvolto attivamente, dimostrando impegno concreto e guidando le decisioni strategiche affinché ogni scelta, dai prodotti agli investimenti, tenga conto dell’impatto sociale e ambientale. Coinvolgere i collaboratori e i dipendenti è altresì fondamentale per creare una nuova cultura coerente con il purpose aziendale.

 

Quali vantaggi concreti per le imprese e gli attori dell’economia sociale

 

Le imprese e le organizzazioni che riescono a integrare efficacemente questi approcci nella propria strategia e cultura aziendale ottengono in cambio vantaggi concreti, tra i quali un maggiore allineamento della missione e degli obiettivi dell’organizzazione da parte di dipendenti e collaboratori, il rafforzamento della reputazione esterna e relazioni più solide e durature con tutti i soggetti coinvolti. Risulta cruciale poi, misurare gli outcome sociali e ambientali delle attività e delle progettualità svolte, comunicando i risultati in modo trasparente. Solo l’integrazione sistematica di politiche di responsabilità sociale e di sostenibilità economica, unita a un costante ascolto degli stakeholder, assicura lo sviluppo di sistemi e approcci virtuosi per rispondere fattivamente ai bisogni sociali emergenti.

 

Marco Noseda, Chief Impact and Strategy Officer

Lina Guglielmino, Impact Innovation Senior Manager