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I benefici dell’innovazione aperta tra startup e aziende
Nella società liquida contemporanea, in cui i processi trasformativi e innovativi sono rapidi e intangibili, le aziende necessitano – più che mai – di alimentare un dialogo collaborativo con il mondo parallelo delle startup. Collaborare con le startup risponde al principio dell’open innovation, secondo cui l’innovazione si genera all’esterno dell’azienda ed è dunque definita “aperta”.
Diverse sono le motivazioni per cui aziende e startup dovrebbero collaborare: dalle partnership derivano molti vantaggi che giovano alla crescita e allo sviluppo reciproci. Il risultato finale sarà comune ad entrambe le parti: un’innovazione frutto della commistione tra realtà, risorse e competenze differenti.
I benefici della collaborazione per le aziende
Diversi sono i ruoli che possono assumere le startup nel rapporto collaborativo con le aziende: in quanto fornitori temporanei o a lungo periodo, come partner commerciali o – soprattutto – come fonte a cui attingere in tema di Ricerca e Sviluppo. La collaborazione tra startup e aziende incentiva la sperimentazione di nuove soluzioni, oltre a favorire lo scambio di nuove idee, risorse e progetti. Attingere all’innovazione esterna è un fattore cruciale per le aziende perché consente loro di aggiornarsi e superare eventuali pratiche, tecnologie e modus operandi che col tempo divengono obsoleti.
Infatti, stabilendo delle partnership le aziende giovano del clima innovativo e flessibile in cui sono naturalmente inserite le startup, più ricettive nel comprendere bisogni emergenti ed elaborare soluzioni, ma non solo; rappresentano un modello operativo da emulare perché fortemente basato sulla sperimentazione e sulla rapidità di adattamento, adeguandosi alla velocità con cui il mercato si evolve. Sono più propense a lavorare su piccoli progetti, i quali forniscono un riscontro immediato sulla potenzialità di industrializzazione di quel progetto specifico. Ciò permette loro di intercettare sin da subito le falle e le potenzialità del progetto, rendendolo maggiormente customer-friendly.
L’innovazione è uno dei pilastri portanti delle startup, ragion per cui fungono da luoghi in cui convogliano la sperimentazione continua e l’aggregazione di professioni e talenti variegati tra loro: avvicinarsi a queste realtà significa poterne apprendere il know-how e trasferirlo in azienda. Ciò può avvenire attraverso le acquisizioni, le quali comportano l’assunzione dei dipendenti delle startup. E’ una soluzione ottimale in quanto la cultura aziendale, le idee, le competenze e le tecnologie delle startup vengono preservate e valorizzate.
In ultimo, le aziende dispongono di risorse economiche più ingenti ed è per questo che dovrebbero sostenere le startup: le prime mettono a disposizione il capitale necessario, le seconde apportano innovazione attraverso idee e strumenti che necessitano finanziamenti per essere attuati. E’ un mutuo scambio in cui entrambe le parti beneficiano della collaborazione.
I benefici della collaborazione per le startup
Spesso il fallimento delle idee imprenditoriali delle startup deriva dalla poca conoscenza dei meccanismi del mercato entro cui si introducono: essendo le aziende inserite da più tempo nel mercato e conoscendone le dinamiche di funzionamento, possono svolgere attività di mentoring, indirizzando le startup.
Un’altra difficoltà con cui si interfacciano le startup, specie agli esordi della loro attività, è trovare i primi clienti: le collaborazioni con aziende affermate e ben strutturate sono una grande opportunità per penetrare la loro rete di partner e clienti. Questo giova anche in termini di reputation e credibilità, e può essere un trampolino di lancio per stabilire ulteriori contatti e relazioni e ricevere proposte di collaborazione.
Le cooperazioni tra aziende e startup influiscono sulla creazione di valore congiunto, incidendo positivamente sullo sviluppo economico di tutto l’ecosistema e degli attori che ne fanno parte.