Magazine

Andrea Giustina, CEO di Fundo.one: “con Fundo.one la finanza agevolata diventa a portata di PMI”

CTO, business angel, advisor per startup italiane e internazionali, Andrea Giustina è il CEO della prima startup realizzata da Maritime Ventures, iniziativa di venture building promossa da CDP Venture Capital e realizzata da Cariplo Factory e Bridgemaker. “Le caratteristiche chiave per diventare CEO di un’azienda creata da un venture builder? – dichiara, in occasione dell’intervista realizzata per il nostro Magazine – “È fondamentale avere già alle spalle almeno un’esperienza, significativa, in ambito startup, per aver maturato la capacità di coniugare l’operatività quotidiana con la visione a lungo termine e l’approccio strategico”

Dopo un’esperienza imprenditoriale come CTO, terminata felicemente con l’exit a Cisco, sono diventato advisor, business angel e mentor per diverse startup dell’ecosistema inglese e italiano. Oggi, come allora, il mio obiettivo è quello di dare un contributo per portare l’ecosistema nazionale allo stesso livello di maturità di quelli internazionali e, in questo senso, ho esplorato sempre più da vicino le opportunità generate dall’intelligenza artificiale. Questo è il percorso che mi ha portato alla scelta di diventare CEO di Fundo.one, il primo spin-off del progetto di venture building Maritime Ventures.

Fundo.one nasce da una rigorosa ricerca di mercato sul persistente problema di ricerca e accesso ai finanziamenti pubblici delle PMI, a partire da quelle del settore nautico, peraltro penalizzate da cicli di pagamento prolungati e carenza di capitale a tutti i livelli della filiera. In questo contesto, Fundo.one consente di accedere agli strumenti della finanza agevolata in maniera più rapida, economica e semplificata rispetto ai tradizionali intermediari, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Il nostro obiettivo è quello di arrivare ad automatizzare almeno il 90% dei processi di ricerca, compilazione, gestione e rendicontazione dei bandi, riducendo al minimo l’effort richiesto agli imprenditori PMI.

Maritime Ventures segue la metodologia dei più consolidati venture building a livello internazionale, identificando esigenze di mercato chiare e definite e facilitando i contatti con le imprese della filiera grazie alla stretta collaborazione con partner e corporate di questo stesso settore. Inoltre, Maritime Ventures ha creato il prodotto iniziale e individuato candidati di tutto rilievo per il founding team, con forte esperienza di startup, di settore, di AI ed internazionale. Si tratta di un modello già abbondantemente sperimentato all’estero, ma che fatica ancora a entrare nell’orizzonte degli eventi dei venture capital italiani: il nostro è un modello caratterizzato da un prodotto maturo, un team consolidato, una traction di mercato preesistente, un forte supporto per accesso al mercato dagli sponsor di Maritime Ventures, vantaggi molto importanti a fronte della presenza significativa del venture builder nel capitale della startup, ragion per cui è più semplice farsi capire da investitori di settore o con un background “misto” anziché da VC di origine puramente finanziaria che lavorano a checklist. Si tratta di una vera e propria barriera culturale destinata, tuttavia, a venir meno con il proliferare di nuove aziende create dai venture builder.

Abbiamo presentato ufficialmente Fundo.one a Genova, al Genova Blue District e pochi giorni dopo al Salone Nautico, alla presenza delle massime istituzioni e corporate nazionali e internazionali. Siamo attualmente in fase di beta testing con i primi clienti, e prevediamo di aprire nelle prossime settimane la piattaforma a tutte le PMI. Il nostro modello di business consente di ottenere ritorni economici superiori al costo di acquisizione per cliente fin dal primo anno, e con questo ritmo di sviluppo ci sono buone probabilità che riusciremo ad espanderci all’estero entro breve tempo.

La mia visione è quella di un futuro in cui, grazie a soluzioni come Fundo.one, la partecipazione ai bandi di finanza agevolata diventerà un’attività da svolgere nei ritagli di tempo, a bordo di un treno, senza più i tempi di attesa di un consulente: quella prospettiva non è molto lontana dal realizzarsi. Già l’anno prossimo arricchiremo la nostra offerta aggiungendo la supply chain finance, anche qui facilitando l’accesso delle PMI a questo tipo di finanziamento a breve termine che per ora viene sfruttato solo da aziende di dimensioni più grandi. L’obiettivo per Fundo.one è diventare la piattaforma di riferimento per l’accesso alla finanza di tutte le PMI europee.

È fondamentale avere già alle spalle almeno un’esperienza, significativa, in ambito startup, per aver maturato la capacità di coniugare l’operatività quotidiana con la visione a lungo termine e l’approccio strategico. Rispetto ad altri ecosistemi più maturi, purtroppo, l’ecosistema italiano soffre ancora di una radicata avversione al rischio, e questo significa che spesso manager che potrebbero contribuire significativamente al successo di una startup preferiscono strade più tradizionali, anche se i tassi di fallimento per startup che hanno ricevuto il primo round di finanziamento sono molto più bassi di quello che si creda. Solo gli imprenditori seriali hanno l’esperienza necessaria per far crescere un’azienda da zero, o quasi, e portarla fino all’exit, adattandosi continuamente in un contesto di incertezza e continuo cambiamento.

Potrebbe interessarti anche