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Storie di Pow(H)er Generation con Diamante

Nome e Cognome | Valentina Garonzi 

Ruolo | CEO

Nome startup | DIAMANTE SRL

Settore |  BIOTECH

Anno di lancio | 2016

Per la rubrica Storie di Pow(H)er Generation,
oggi intervistiamo la founder di Diamante S.r.l

 

 

 

 

 

Di cosa si occupa e qual è il punto di forza di Diamante S.r.l?   

Diamante è un’azienda innovativa basata su Verona ed attiva in ambito biotecnologico. La Mission della società è di produrre nano-materiali ad alto valore aggiunto con applicazione in ambito diagnostico e terapeutico, sfruttando le piante come sistemi produttivi efficienti, a basso costo e impatto ambientale. Il punto di forza dell’azienda è il solido know-how biotech acquisito con anni di esperienza nell’ambito. 

 

 

 

 

 

 

Com’è nata l’idea? 

L’idea è nata da un progetto di ricerca di Linda Avesani, attuale amministratore e responsabile R&D, nell’ambito del quale sono stati individuati nuovi sistemi diagnostici e terapeutici attraverso la tecnologia Molecular Farming. Compreso il potenziale applicativo di tale tecnologia, Linda ha coinvolto Roberta Zampieri, allora phc student oggi Presidente in Diamante, per lo sviluppo scientifico e Valentina Garonzi, allora neo-laureata in Economia, per una valutazione economico-finanziaria dell’idea. Abbiamo scritto a 6 mani il primo business plan, partecipato a diverse business competition dalle quali abbiamo raccolto feedback incoraggianti nonché ottenuto diversi premi. Questi risultati ci hanno spinto a credere nel progetto e fondare la società.

 

 

 

 

 

 

Con Diamante hai realizzato un tuo sogno nel cassetto o hai stravolto i tuoi piani? 

Tutte e due. Il percorso di crescita professionale e personale in Diamante mi ha permesso di sperimentarmi in nuove sfide e conoscere più da vicino i miei obiettivi di vita. 
 

 

 

 

 

 

 

Di cosa ti occupavi prima di lavorare in una realtà innovativa?  

Mi sono laureata in Economia e Legislazione d’Impresa, ho collaborato con H-Farm come mentor di startup innovative e svolto altre collaborazioni come business analyst. 

 

 

 

 

 

 

 

Com’è cambiata Valentina in questi anni da imprenditrice?  

Valentina è cresciuta sia a livello professionale che personale, ha capito che le piacciono le sfide e che le relazioni sono fondamentali, soprattutto a livello di team.

 

 

 

 

 

 

Hai vissuto delle difficoltà nel reperire finanziamenti? 

I primi anni non sono stati facili, ci siamo finanziate con risorse proprie ed in particolare dedicando il nostro tempo. Il punto di svolta è stato l’ottenimento di un Progetto Europeo H2020 e di altri bandi regionali. 

 

 

 

 

 

 

Raccontaci di quella volta che…

….Linda ha ricevuto una chiamata dalla Rai per un incontro con il “Presidente”. Abbiamo scoperto poi che il “Presidente” era il Presidente della Reppubblica Mattarella, che ci avrebbe ricevuto per la consegna del Germoglio d’Oro nell’ambito del Premio Marisa Bellisario. Ricordo con grande emozione ed orgoglio quell’esperienza. 

 

 

 

 

 

 

 

In base alla tua esperienza reputi che il percorso professionale femminile è più complicato di quello maschile? 

Su questo mi sento fortunata, non mi sono mai sentita discriminata in quanto donna. Ho avuto questa percezione più in termini di età anagrafica, avere 30 anni o meno viene spesso collegato a mancanza di credibilità. 

 

 

 

 

 

 

 

 

Diventando imprenditrice hai sentito la necessità di apportare migliorie e innovazione anche al mercato stesso del lavoro, promuovendo ad es. piani di welfare aziendale? Se sì, quali?  

Si, assolutamente. Siamo un team femminile, un’esigenza molto forte nella nostra azienda è la flessibilità lavorativa. Non abbiamo orari rigidi, abbiamo gestito due maternità in contemporanea e il successivo rientro con contratti part-time. A breve attiveremo nuovi piani di welfare per incrementare ancora di più la flessibilità nei luoghi di lavoro.

 

 

 

 

 

 

 

 

Nello sviluppo di un percorso imprenditoriale quanto è importante secondo te fare rete e promuovere un network che sostiene l’imprenditoria femminile? Con Diamante hai ricevuto supporto, soprattutto da parte di altre donne, determinante per il tuo business? 

Lo ritengo fondamentale. Siamo tutti all’interno di un sistema, fare rete e creare contatti è essenziale.  

 

 

 

 

 

 

 

Che consiglio daresti ad un aspirante imprenditrice che vorrebbe avviare un business?  

Parlare con più founders possibile, condividere la propria idea e chiedere feedback, trovare le persone giuste con cui partire.

 

 

 

 

 

 

 

 

Hai mai avuto una mentor che ti ha guidata/ispirata nel tuo cammino imprenditoriale? 

Abbiamo avuto tanti mentor lungo il nostro percorso, con molti manteniamo costantemente le relazioni. Sono una fonte di ispirazione e di aiuto continua.

 

 

 

 

 

 

 

Potresti essere la role model di riferimento di donne e ragazze che lavorano con te. Come ti poni nei loro confronti? Quali sono le tue strategie per aiutarle nella crescita professionale?  

Ascoltare, condividere la mia esperienza e se mi è possibile metterle in contatto con altre persone. 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quale è stato il momento di soddisfazione più grande che hai vissuto nel contesto della tua avventura imprenditoriale? 

Ogni nuova assunzione di personale è un grande traguardo.

 

 

 

 

 

 

Come vedi la tua impresa tra dieci anni?   

Consolidata sul mercato ma flessibile nella sua struttura. 

 

 

 

 

 

 

 

Pensi che il tuo business abbia rilanciato o possa rilanciare il tuo territorio? 

Si, credo possa essere un forte connettore di progetti innovativi e creatore di nuovi posti di lavoro in ambito scientifico.

 

 

 

 

 

 

Quali sono i tuoi hobby e le tue passioni?    

Le mie passioni sono leggere e viaggiare, adoro correre e fare lunghe passeggiate nella natura, specialmente in montagna 

 

 

 

 

 

 

 

Grazie a Valentina per aver condiviso la sua storia di empowerment,
con l’augurio che possa essere d’ispirazione per le Founder di domani! 

 

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