Magazine

Storie di Pow(H)er Generation con Wade World Network Italia Srl

Nome e Cognome | Sara Martucciello 

Ruolo | Ceo & Founder

Nome startup | Wade World Network Italia Srl 

Link sito | https://www.tigle.it/

Settore |  Agroalimentare

Anno di lancio | 2020

Per la rubrica Storie di Pow(H)er Generation,
oggi intervistiamo la founder di Wade World Network Italia Srl

 

Di cosa si occupa e qual è il punto di forza tua startup?   

Il nostro punto di forza è quello di aver voluto modernizzare un sistema obsoleto e rimasto indietro come quello del commercio internazionale per le piccole e medie imprese del settore agroalimentare d’Italia. Oltre il 70% del nostro tessuto imprenditoriale è a conduzione familiare quindi composto da imprese di piccole dimensioni ma con grandi tradizioni da poter far ammirare all’estero. Spesso però tanto potenziale rimane inespresso per mancanza di risorse economiche e di conoscenze soprattutto nel settore delle tecnologie. Il nostro marketplace per la rivendita all’estero delle eccellenze del food & beverage mira proprio a fare questo: a fornire in outsourcing alle PMI che vogliono esportare un sistema digitale semplice da utilizzare ed integrato con tecnologie avanzate che rispettano i principi della digitalizzazione. Aver creato una Community Internazionale tra i nostri produttori e gli importatori all’estero è il nostro punto di forza poiché crediamo fin da sempre nelle collaborazioni serie, quelle che mirano a creare rapporti duraturi nel tempo.

 

Com’è nata l’idea? 

Sono figlia di imprenditore e la mia idea è nata proprio nell’azienda di famiglia. Abbiamo esportato da sempre oltre il 40% del fatturato all’estero ed un giorno ci siamo soffermati per capire come mai non riuscivamo ad espanderci più e quali strategie potevamo intraprendere per poter acquisire nuovi clienti. A questa riflessione si è aggiunto in concomitanza un mio viaggio a Boston, che mi ha permesso di studiare ed analizzare da vicino il modello di business che utilizzano le multinazionali per internazionalizzare. E da qui è partito tutto, ho intuito che vi era una problematica, vera, che si doveva risolvere che, unita all’esperienza, mi ha portato a trovare la soluzione. Ho pensato poi di riadattare il modello complesso delle multinazionali alle PMI italiane replicandolo, rendendolo completamente digitale e semplificandolo nei passaggi.

 

Di cosa ti occupavi prima di lavorare in una realtà innovativa?

Fin da piccola ho sempre avuto una forte passione per i viaggi e per la conoscenza di nuove culture e tradizioni, unendo anche un forte senso per la giustizia. Mi sono pertanto laureata in giurisprudenza con indirizzo internazionalistico e mi sono specializzata nella stipula dei contratti nazionali ed internazionali con Master post lauream. Ho iniziato la professione forense portata avanti per quasi 10 anni, aprendo il mio Studio dopo il superamento dell’esame di abilitazione all’esercizio forense in materia di diritto civile. Ho sempre creduto nelle collaborazioni e fin da subito ho iniziato a collaborare con studi professionali anche all’estero acquisendo esperienza e creando sinergie e spunti di confronto sempre molto stimolanti. 

 

In base alla tua esperienza reputi che il percorso professionale femminile è più complicato di quello maschile?

Il mio atteggiamento positivo mi indurrebbe a rispondere di si, ma credo di aver avuto la possibilità di esprimere il mio potenziale avendo incontrato sulla mia strada persone che hanno creduto in me e nella mia determinazione. Trasforma la tua passione in lavoro e non sentirai mai di lavorare con fatica, bhè questa affermazione mi ha sempre accompagnata in tutto quello che ho fatto e mi ha reso forte e dato coraggio quando, nel 2016, ho deciso di lasciare tutto per intraprendere questa nuova avventura: digitalizzare le PMI creando una guida sicura per vendere all’estero online.

 

Nello sviluppo di un percorso imprenditoriale quanto è importante secondo te fare rete e promuovere un network che sostiene l’imprenditoria femminile? Con la tua startup hai ricevuto supporto, soprattutto da parte di altre donne, determinante per il tuo business? 

Durante il mio cammino di trasformazione, fatali sono stati gli incontri che mi hanno permesso di realizzare questo sogno ed il caso ha voluto che gli aiuti mi fossero arrivati sempre e solo da donne. Credo fortemente nelle sinergie e nelle collaborazioni al femminile avendo fatto parte di organizzazioni che raggruppano le donne ed insieme a loro ho potuto sperimentare il valore e l’energia che si riesce ad incanalare. Le donne intelligenti, supportano le altre donne in modo sincero e portano innovazione e creazione nelle aziende perché lavorano con particolare attenzione per i dettagli, promuovendo la bellezza. Non a caso tutto il design della nostra piattaforma è stato pensato e realizzato da un team di sole donne.

 

Che consiglio daresti ad un aspirante imprenditrice che vorrebbe avviare un business?

Sicuramente il consiglio che ho ricevuto anche io, quello di sognare in grande e di imparare ad essere pazienti. I grandi capolavori necessitano di tempo ed il tempo richiede una pazienza infinita. Pertanto allenare la mente a saper aspettare vi permetterà di non mollare nei momenti bui e difficili.   

 

Giovani e imprenditorialità – Hai mai avuto una mentor che ti ha guidata/ispirata nel tuo cammino imprenditoriale? 

Fondamentali nella mia vita, ad ogni step ne ho avuto uno che mi ha accompagnata fino ad un certo punto e che mi ha insegnato a migliorare il mio carattere e soprattutto l’atteggiamento nel superare le difficoltà. Ho imparato che la Guida sopraggiunge quando l’allievo è pronto ad accoglierla e se ne va quando l’allievo ha imparato la lezione. Tutti si dovrebbero ispirare a qualcuno sempre ed avere degli esempi…per me è stato fondamentale. 

 

Potresti essere la role model di riferimento di donne e ragazze che lavorano con te. Come ti poni nei loro confronti? Quali sono le tue strategie per aiutarle nella crescita professionale?

Penso di aver compreso che la gentilezza sia un’arma vincente soprattutto nel business, pertanto definirei la mia leadership una leadership al femminile. La gentilezza ed i modi garbati nelle relazioni soprattutto quelle di lavoro mantengono gli standard sempre elevati e creano un ambiente di lavoro sano e propenso alla crescita. Il confronto garbato fa crescere le parti ed aiuta a rafforzare la fiducia nel team. Nel mondo degli scambi internazionali ritengo poi che sia fondamentale saper rispondere senza mai accendere gli animi ma negoziare in modo pacifico imparando ad ascoltare più che a rispondere.

 

Sappiamo che ami molto la tua terra, pensi che il territorio abbia avuto un impatto sull’ideazione e lo sviluppo della tua startup?

Si, direi fondamentale, l’amore per la mia terra mi ha spinto a realizzare questo progetto perchè penso che contribuire a migliorare qualcosa arricchisca chi crea e chi riceve la soluzione migliorativa. Quando si inizia un cammino bisogna dare tempo al tempo a quel che si è seminato, poi l’universo provvederà a restituire…ho sempre avuto fede nella provvidenza!!!

 

 

 

Grazie a Sara per aver condiviso la sua storia di empowerment,
con l’augurio che possa essere d’ispirazione per le Founder di domani! 

 

Potrebbe interessarti anche