Nome e Cognome | Martina Capriotti e Ciro Di Lanno
Ruolo | Co-Founders
Nome startup | Mirta
Settore | Fashion Technology
Anno di lancio | 2019
Per la rubrica Storie di Pow(H)er Generation,
oggi intervistiamo la co-founder di Mirta
Di cosa si occupa e qual è il punto di forza di Mirta?
Mirta è la piattaforma online di riferimento per gli artigiani del lusso Made in Italy e nasce come abilitatore per tutti quegli artigiani che hanno grandissime capacità tecniche e una enorme qualità della manifattura, ma che per diversi motivi non riescono ad arrivare ai consumatori diretti sui mercati esteri. Noi quindi supportiamo l’artigiano ad andare online, aiutandolo su tutte le attività che ad oggi sono una barriera all’ingresso del mondo digitale. Crediamo che il modo migliore per farlo sia facendo squadra e per questo sulla nostra piattaforma aggreghiamo le eccellenze del Made in Italy, rendendole così competitive a livello internazionale. Il punto di forza di Mirta è la costante ricerca di nuovi modi per creare una connessione diretta tra cliente ed artigiano, portando l’esperienza della bottega fisica nel mondo digitale e permettendo a persone di tutto il mondo di vivere qualcosa che fisicamente è presente solo nel nostro paese.
Com’è nata l’idea?
L’idea di Mirta è nata dal connubio delle esperienze che io e Ciro abbiamo vissuto negli ultimi anni. Entrambi veniamo da un background in consulenza strategica in Boston Consulting Group. Poi io mi sono spostata in Sud Corea e Giappone per lavorare come consulente presso aziende del lusso locali. Lì mi sono accorta che il Made in Italy era molto ricercato e richiesto dal mercato, ma al tempo stesso le aziende italiane avevano difficoltà ad entrare in paesi così lontani. Ho quindi capito che in qualche modo volevo contribuire ad aiutare quelle aziende ad avvicinarsi ai consumatori di tutto il mondo. Nel frattempo Ciro stava frequentando un MBA a Stanford, in Silicon Valley, dove ha potuto toccare con mano le dinamiche delle startup americane. Dalle nostre esperienze è nata Mirta, nel 2019, quando siamo tornati entrambi in Italia per dedicarci interamente al nostro progetto.
Con Mirta hai realizzato un tuo sogno nel cassetto o hai stravolto i tuoi piani?
Non nascondo che Mirta ha effettivamente stravolto i miei piani. Prima di iniziare questa avventura avevo una carriera avviata in consulenza e il lavoro mi piaceva molto, tanto che pensavo avrei continuato in quella direzione. Tornata in Italia dopo la mia esperienza in Asia ho però iniziato a percepire il bisogno di mettere in pratica ciò che avevo imparato nelle esperienze precedenti. Ho allora iniziato a confrontarmi con Ciro, che ha invece sempre avuto il sogno dell’imprenditoria, e mi sono appassionata a questa nuova avventura. Ho così deciso di lasciare la mia comfort zone per dedicarmi a 360° al nostro progetto, che ho sentito mio dal giorno zero. Ci sono persone che da quando sono piccole hanno il desiderio di lavorare su un proprio progetto. Io invece fino a pochi anni fa non sapevo di avere questo sogno nel cassetto. Ma una volta che poi ho iniziato a lavorare su Mirta ho realizzato che era esattamente quello che stavo cercando. Mirta è il risultato delle esperienze fatte e della costruzione di un sogno step by step. Questo mi ha fatto capire che si può sognare e cambiare la propria strada anche quando il percorso è già iniziato e sembra ormai essere definito.
Che consiglio daresti ad un aspirante imprenditrice che vorrebbe avviare un business? Sappiamo che nel corso della tua carriera hai viaggiato molto, pensi che il territorio abbia avuto un impatto sull’ideazione e lo sviluppo della tua startup?
I consigli che darei alle mie colleghe imprenditrici sono un pò anche quelli che avrei voluto ricevere io un paio di anni fa quando ero ancora incerta sul futuro. Il primo consiglio è di non aver paura dei rischi e di sognare in grande. Io stessa avevo molta paura dell’incertezza legata al mondo dell’imprenditoria ma poi mi sono resa conto che il coraggio che ho avuto in determinate situazioni mi ha aperto delle bellissime opportunità. Il rischio a volte spaventa, ed è normale che sia così, ma spesso oltrepassato l’ostacolo si scoprono grandi sorprese e il fatto di averle raggiunte superando una grande paura permette di avere una soddisfazione ancora più grande. Altro consiglio importante è quello di circondarsi di persone di talento, curiose e con tanta passione. Una grande idea non può esistere senza un grande team che ti aiuta a realizzarla. In ultimo, bisogna essere convintissimi dell’idea che si ha e al tempo stesso essere flessibili e pronti al cambiamento. Noi per esempio durante la pandemia ci siamo dovuti un pò reinventare e adattare al periodo che stavamo vivendo ma a volte un riadattamento veloce può portare ad una nuova chiave vincente. Sicuramente mi sento di dire che tutto è possibile se accompagnato da pazienza, fiducia e tanti grandi sogni!
Sappiamo che nel corso della tua carriera hai viaggiato molto, pensi che il territorio abbia avuto un impatto sull’ideazione e lo sviluppo della tua startup?
Martina: Sicuramente aver vissuto all’estero ha influenzato molto l’ideazione di Mirta. Viaggiare non solo permette di conoscere altre culture, di accrescere la curiosità nei confronti di ciò che ci circonda, ma è anche un grande mezzo per imparare a vedere il proprio paese con occhi diversi. Vivere all’estero mi ha permesso di apprezzare il nostro paese ancora più di prima e quindi di capire che ciò che volevo fare nella vita era proprio contribuire positivamente in qualche modo a portare un pò di Italia in quei mondi conosciuti viaggiando.
Ciro: Condivido in pieno con Martina. Viaggiare e lavorare all’estero permette di conoscere realtà innovative, apprendere metodi lavorativi diversi dai nostri e punti di vista nuovi. Avere frequentato l’MBA a Stanford mi ha permesso di apprendere nozioni e applicare strategie, sviluppare idee nel cuore del mondo imprenditoriale, e questo ha sicuramente avuto un grande impatto su Mirta e lo ha tutt’ora ogni giorno
Quale è stato il momento di soddisfazione più grande che hai vissuto nel contesto della tua avventura imprenditoriale?
All’inizio si vivono tante soddisfazioni, dal primo artigiano sulla piattaforma, alle prime firme per avviare l’azienda. Una grandissima soddisfazione e un bellissimo ricordo è il primo ordine su Mirta. Ricordo bene il nome della prima cliente e anche il prodotto acquistato: è stato il primo risultato tangibile del duro lavoro fatto dietro le quinte nei mesi precedenti. In realtà poi, ogni giorno si prova una grande soddisfazione nel vedere la nostra realtà che cresce e si migliora: mi rendo sempre più conto che siamo supportati da tante persone che credono veramente nella nostra missione, a partire dagli artigiani che danno fiducia al nostro progetto, ai clienti che apprezzano il nostro lavoro e continuano a farci crescere mostrandoci il loro interesse, al team che lavora ogni giorno su Mirta con passione ed entusiasmo.
Grazie a Martina per aver condiviso la sua storia di empowerment,
con l’augurio che possa essere d’ispirazione per le Founder di domani!