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Valentina Palazzo: “con StakeShare vogliamo premiare i talenti, a prescindere dalla loro età in azienda”

Oltre sei anni di esperienza nel mondo delle startup, da sempre propensa ad andare oltre lo status quo per creare valore in modi inaspettati e inattesi. Un approccio caratterizzato da agilità ed efficienza nel design dei processi, ora alla sua prima esperienza imprenditoriale: Valentina Palazzo è CEO e co-founder di Stakeshare, piattaforma che abilita gli imprenditori a premiare i talenti con benefit alternativi ad equity e stock option, selezionata per il primo batch di Frontech Accelerator. “La nostra – racconta, in occasione della nostra intervista – è principalmente una sfida culturale e sociale: vogliamo stravolgere il paradigma secondo il quale experience ed expertise viaggiano di pari passo

Prima di fondare Stakeshare sono stata head of design nello startup studio Djungle Studio e, in seguito, consulente in ambito innovazione per startup e corporate. È su queste esperienze che si basa la mia conoscenza del mondo delle startup e la mia visione dell’innovazione: visione ed esperienza complementare a quella delle persone con cui ho deciso di creare Stakeshare.

Ci siamo resi conto, durante la nostra esperienza professionale, che gli strumenti di riconoscimento del talento sono diventati ormai obsoleti: nessuno vuole più ricevere stock option, nessuno vuole dare equity a persone non di valore. Da qui la nostra idea di creare qualcosa che fosse nel mezzo tra welfare ed equity.

Abbiamo partecipato a due programmi di accelerazione e avviato con successo un POC con Cosmico, realtà specializzata nel matching fra talenti e corporate, che ci sta permettendo di validare l’efficacia del nostro sistema in un contesto reale, raccogliendo feedback preziosi da tutti i professionisti coinvolti, siano essi freelance o esperti di risorse umane. Siamo in contatto con numerose aziende corporate aperte all’innovazioni, con le quali stiamo valutando dei PoC per integrarci nei loro sistemi attuali di valorizzazione del personale. A breve avremo anche i nostri primi clienti paganti: un passo fondamentale per la sostenibilità e la scalabilità del progetto.

Tutti questi risultati ci confermano che  esiste un bisogno concreto di strumenti come Stakeshare nel mondo del lavoro contemporaneo. Dopo essere stati selezionati da Frontech, siamo stati scelti, non a caso, come “alpha” startup dall’organizzazione del Web Summit di Lisbona, da  G-Factor come realtà ad impatto sociale per l’accelerazione di I-Tech innovation rer e da Innovit per un bootcamp di due settimane a San Francisco.

Abbiamo conosciuto Cariplo Factory in occasione della nostra partecipazione al programma di accelerazione Frontech. Il vostro team ha subito compreso la visione dietro Stakeshare e ci ha dato fiducia, accompagnandoci in un percorso di crescita estremamente concreto e mirato.

Cariplo Factory ci ha aiutato ad affinare la nostra proposta di valore, a testarla sul campo con potenziali clienti, e soprattutto ci ha messo in contatto con figure chiave del nostro settore. L’affiancamento è stato costante, con mentor perfettamente in linea con i nostri bisogni.

L’apporto di Cariplo Factory è stato determinante. Oltre al supporto pratico, ci ha permesso di rafforzare la nostra credibilità e di ampliare il nostro network con realtà altrimenti difficili da raggiungere. Abbiamo potuto prendere decisioni più rapide e consapevoli, anche grazie al confronto con mentor esperti e alle occasioni di visibilità che ci sono state offerte.

Vogliamo consolidare la nostra presenza sul mercato italiano, con l’obiettivo di entrare in almeno 10 realtà aziendali nei prossimi 6 mesi. Stiamo anche esplorando partnership industriali che ci permettano di scalare in verticale, a partire dal mondo HR tech. A medio termine, puntiamo a una prima raccolta fondi pre-seed per accelerare lo sviluppo tecnologico della piattaforma e della rete commerciale.

La nostra è principalmente una sfida culturale e sociale: vogliamo stravolgere il paradigma secondo il quale experience ed expertise viaggiano di pari passo, dando uno strumento alternativo alle aziende per premiare le persone a prescindere dalla loro età in azienda, dal genere o dalla etnia, ma esclusivamente sulla base dei risultati. La mia visione di lungo periodo è ambiziosa: ridistribuire il valore creato dalle aziende su base meritocratica, premiando anche la forza lavoro non manageriale che ha contribuito al successo, utilizzando la tecnologia blockchain per certificare i traguardi raggiunti, nella prospettiva di ridefinire il futuro della forza lavoro 4.0.

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