
Soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli della generazione futura: da questa definizione di sostenibilità è emersa, a partire dagli anni Sessanta, l’esigenza di intervenire sul modello di sviluppo della nostra società, rendendolo più compatibile con le risorse naturali.
Nel corso degli anni gli sforzi profusi a beneficio dell’ambiente e delle persone, hanno dimostrato che i limiti del pianeta sono reali, tangibili. E segnano un punto di non ritorno. Così è nata l’esigenza di mettere a fuoco nuovi modelli di sviluppo, che sono in continua evoluzione e che si fondano essenzialmente sul rispetto per il futuro. In una parola, sono modelli di sviluppo sostenibili.
La sostenibilità è diventata la precondizione per equilibrare e bilanciare il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni presenti e future. E i criteri ESG (Environmental, Social, Governance), nati e definiti nel contesto finanziario, sono diventati lo standard internazionale per verificare, misurare, controllare (e di conseguenza sostenere, attraverso scelte di investimento o acquisto diretto) l’impegno in termini di sostenibilità delle imprese.


I criteri “environmental” sono quelli che valutano l’impatto di un’azienda nei confronti dell’ambiente nel quale è collocata e dell’ambiente in generale. I criteri “social” afferiscono all’impatto sociale di un’impresa ed esaminano l’impatto e la relazione con il territorio e con tutti gli stakeholder. I criteri di “governance” sono quelli relativi agli aspetti di gestione aziendale ispirata a principi etici, in questo perimetro ricadono le logiche retributive, il rispetto dei diritti degli azionisti, la trasparenza delle decisioni e delle scelte aziendali, la tutela delle minoranze.
Il reporting ESG, oggi, consente ad aziende di qualsiasi dimensione di porsi e proporsi agli occhi di investitori, regolatori, agenzie di rating e organismi di finanziamento, come una realtà solida e orientata a obiettivi di crescita sostenibili. Una rivoluzione a cui possono contribuire in modo straordinariamente efficace le startup, agenti di velocità e cambiamento. Da questa riflessione nasce Sustainability Waves | ESG Italian Startups, una fotografia sulle realtà più innovative del nostro Paese che, grazie a nuove tecnologie, nuovi modelli, nuovi processi, nuove forme di intelligenza – artificiale, distribuita, collettiva, partecipativa -, sono in grado di generare sostenibilità.


Il report Sustainability Waves | ESG Italian Startups intende raccontare le innovazioni delle startup italiane in termini di sostenibilità e, in particolare, in base ai criteri ESG. Non solo: con Sustainability Waves | ESG Italian Startups vogliamo scoprire e condividere le intuizioni e le storie di quegli imprenditori che sono in prima linea nei processi di trasformazione dei modelli di sviluppo in logica sostenibile, gli eroi che prima e più degli altri si impegnano per assicurare al nostro pianeta un futuro a misura delle prossime generazioni.

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Scopri le storie delle oltre 100 startup che hanno risposto all’appello di Cariplo Factory
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Un report che ha coinvolto 110 startup innovative italiane con lo scopo di raccontare l’intraprendenza, la visione strategica, la passione, la dedizione, il coraggio e l’impatto, delle aziende create o guidate da queste imprenditrici dell’innovazione. Un modo per dare voce e conoscere più da vicino la storia di chi sta contribuendo ad un cambiamento epocale di cui beneficeranno in molti.

Startup vs Covid-19
Startup vs Covid-19 , una mappatura nazionale di tutte le azioni messe in campo dalle startup durante il periodo di lockdown. Sono “150 le startup” che hanno risposto al nostro appello, dall’healthcare al food delivery, dalle piattaforme digitali per l’edutainment alla tutela della cittadinanza fragile. I momenti di crisi, anche i più neri, possono essere buone occasione per trasformarsi e migliorare.